venerdì 21 settembre 2007

Regolamento ufficiale

REGOLAMENTO UFFICIALE
GIOCO DEL PALIO F.P.T


CAPITOLO I - DISPOSIZIONI FONDAMENTALI-

Art1: Le tradizionali corse del Palio, in onore delle festività della Santissima Madonna di Provenzano e dell’Assunzione al Cielo della Vergine Maria, si effettuano a dì 2 luglio e 16 agosto di ogni anno. Dovranno, dunque, essere corsi sempre due Palii alla volta. Le Contrade sono in numero diciassette e sono: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre e Valdimontone. I loro stemmi e colori sono raccolti nell’allegato del seguente regolamento. Non è possibile aggiungere altre Contrade oltre quelle sopra citate.
Art3: Art2: Con quanto stabilito dall’articolo precedente, possono essere effettuati Palii straordinari, indetti dai Signori Capitani in numero non inferiore a sei. Dopo tale accordo, devono pervenire non oltre i dieci minuti successivi, le adesioni da parte di tutti gli altri signori Capitani, compreso chi aveva in precedenza negato l’adesione. Le Contrade che non faranno pervenire entro detto tempo la propria adesione saranno dunque considerate rinunciatarie e punite con numero uno di deplorazioni.
Le Contrade partecipanti al Palio, sia ordinario sia straordinario, non devono essere di numero superiore a dieci. La partecipazione viene, dunque, stabilita tramite sorteggio di numero dieci di Contrade, per i primi due Palii ordinari. Le sette Contrade escluse, sulle quali non è in corso alcuna punizione definitiva, correranno la carriera corrispondente nell’anno successivo e a dette Contrade ne saranno aggiunte numero di tre, tramite sorteggio fra le dieci che corsero il Palio corrispondente nel precedente anno. Tale operazione viene ripetuta per tutti i Palii ordinari stabilendone, dunque, l’ordine di partecipazione. Per i Palii straordinari si devono, invece, sorteggiare tutte e dieci le Contrade partecipanti. Tale ordine non modifica in alcun modo quello stabilito dai Palii ordinari.
Art4: Le Contrade hanno la facoltà di rinunciare al proprio diritto di prendere parte al Palio. Devono comunque far pervenire con un minimo di un’ora di anticipo la loro rinuncia, pena la squalifica immediata per il primo Palio cui devono prendere parte, che sia di diritto o tramite sorteggio. Se il numero delle rinunce è uguale o superiore a sette, le restanti Contrade acquistano automaticamente il diritto di prendere parte al Palio e se necessario devono essere sorteggiate tra le rinunciatarie il numero di Contrade stabilito dal precedente articolo.
Art5: La scelta dei cavalli del lotto è divisa in due fasi; le prime cinque Contrade in ordine di sorteggio avranno diritto a scegliere il cavallo che più preferiscono. Le restanti cinque, di cui le tre estratte a sorte all’art3, dovranno sorteggiarlo, indicando la carta corrispondente. È, infatti, prerogativa del signor Maestro di Campo e dei funzionari da lui scelti, l’amministrazione di tutte le disposizioni fondamentali. Stabilito, dunque, il lotto dei cavalli si procede tramite sorteggio all’assegnazione dei rispettivi alle dieci Contrade. La prima Contrada, in ordine di estrazione dovrà indicare il cavallo e dunque estrarre la Contrada cui sarà assegnato. Questa a sua volta effettuerà detta operazione, fino a che a tutte le Contrade non sia assegnato il proprio cavallo. Per quanto riguarda i Palii straordinari, i signori Capitani possono decidere di scegliere tutti i cavalli del lotto.
Art6: Il cavallo assegnato non può essere in alcun modo sostituito, pena numero dieci di anni di squalifica.




CAPITOLO II –SULLA CORSA E SUI FANTINI-

Art7: La piazza, dove si corrono tanto i Palii ordinari quanto quelli straordinari, è suddivisa in caselle. Una casella può essere occupata solamente da un cavallo e da una casella già occupata non è possibile fare traiettorie. I cavalli, che prendono parte al Palio, dovranno effettuare tre giri di piazza e vincerà la Contrada che per prima taglierà il bandierino.
Art8: Nelle curve è sempre dimezzato il lancio, pure alle caselle sulle quali si affaccia la Cappella. La Contrada, che a caselle particolari dette “del morto”, effettua un lancio pari a cinque procederà senza fantino, ma avanzerà comunque dimezzando il tiro. Il cavallo, detto scosso, avrà il vantaggio di numero uno di casella fino alla fine del giro. Se, invece, il lancio è pari a sei, sia cavallo sia fantino non potrà più proseguire la corsa.
Art9: La posizione al canape è stabilita tramite sorteggio. La Contrada, che per ultima viene sorteggiata, è detta di rincorsa è dà la partenza a tutte le altre Contrade. Ha la facoltà di attribuire un vantaggio di numero uno di casella per sé o per un’altra Contrada, oppure uno svantaggio di numero uno di casella. Le altre Contrade, partiranno seguendo l’ordine al canape e successivamente seguendo la prima.
Art10: Due Contrade, che si trovano su caselle affiancate, hanno la facoltà di nerbarsi reciprocamente. Dovranno, dunque, effettuare un lancio e la vincente acquista un vantaggio di numero uno di casella. La perdente, invece, dimezzerà il tiro. Se dette Contrade si trovano in curva e quindi il tiro è già dimezzato per l’art8, la perdente starà ferma per un turno.
Art11: Non è permesso decidere quale Contrada debba vincere il Palio, né è permesso fare coalizioni (e non alleanze) a favore o svantaggio di una o più Contrade, pena la squalifica per numero cinque di anni. È, altresì, concesso alle Contrade di prendere accordi tra loro, purché sia rispettato quando stabilito dal comma precedente.
Art12: L’accordo tra due o più Contrade prevede la compartecipazione economica tra le firmatarie. Un accordo di qualsiasi natura esso sia, può essere sia scritto, che orale. Gli accordi devono essere controfirmati da tutti i signori Capitani compartecipanti e devono essere archiviati secondo data in un’apposita sezione del quaderno, ma è facoltà delle Contrade che vi prendono parte, di non renderli pubblici. Solo in caso straordinario, qualora sorgano dispute e controversie di qualsiasi natura, è obbligo del sovrintendente alla tutela delle Contrade consultare in privato tutti gli accordi al fine di risolvere la questione e ristabilire l’ordine pubblico.
Art13: Gli accordi orali, a differenza di quelli scritti, possono essere stipulati anche durante la corsa e vi possono aderire tanto le Contrade partecipanti al Palio, quanto quelle escluse. Ha la stessa valenza di un accordo scritto.
Art14: In accordo con i precedenti articoli, è assolutamente proibito utilizzare il gioco del Palio per scopi lucrosi e mafiosi ed è altrettanto proibito fare qualsiasi tipo di scommessa sulla corsa, pena numero dieci di anni di squalifica.
Art15: Ogni Contrada ha diritto ad avere un fantino di proprio possesso solo dopo aver vinto numero tre di Palii. Alla fine del contratto la Contrada può rinnovarlo solo dopo aver vinto altri numero tre di Palii. La Contrada, vincolando un fantino, ne può disporre a suo piacimento, ma nel caso un’altra Contrada voglia ingaggiare per un Palio un fantino già vincolato, se non vi sono disposizioni particolari, detta Contrada dovrà versare alla contrattuale almeno la metà del prezzo di listino. Il contratto stipulato vincola il fantino per tre anni, corrispondenti a numero sei di Palii.
Art16: A differenza dei cavalli, i fantini possono essere scambiati anche dopo l’ingaggio, purché questo avvenga prima dell’estrazione per l’ordine alla mossa.




CAPITOLO III -SULL’ECONOMIA E SUI PREMI-

Art17: Ogni Contrada dispone di una somma prestabilita di denaro da poter usufruire a proprio comodo. In contrapposizione, il seguente regolamento prevede il rientro nelle casse della Contrada di una somma prestabilita dalla tabella dell’allegato ogni due Palii, equivalenti a un anno.
Art18: La Contrada, che vince un Palio, dovrà versare alle Consorelle partecipanti, nemiche escluse se presenti, una somma minima di mille euro cadauna.
Art19: La Contrada che arriva per seconda, detta ripurgata, dovrà versare al Comune, come premio purga, una somma indicativa di mille euro. Lo stesso vale per la migliore accoppiata, data per favorita, che, invece, non è riuscita a vincere. Se le favorite sono più di una, si procederà con sorteggio tra le tali.
Art20: Il Comune assegna alla Contrada vincitrice una somma pari a duemilacinquecento euro, corrispondente delle cinquecento monete d’argento coniato dell’antica Repubblica di Siena, assegnate come premio della vincita.
Art21: Le spese, che la Contrada affronta ogni anno, come i guadagni non devono superare i centomila euro né devono essere inferiori a diecimila euro.
Art22: Spese e guadagni vengono decisi da tutti i diciassette signori Capitani; sarà compito del Maestro di Campo di elencarli in una lista e numerarli con un numero compreso tra uno e sei. A turno, in ordine di Contrada, i signori Capitani dovranno effettuare un lancio al quale sarà assegnato il guadagno o la spesa corrispondente. In particolare al numero sei dovrà essere assegnata la spesa più bassa e il guadagno più alto, mentre al numero uno il guadagno più basso e le due spese più alte, purché sia rispettato quanto evinto dal precedente articolo.
Art23: Ogni Contrada deve avere un proprio registro nel quale devono essere elencate con data le entrate e le uscite, appositamente stilate dal Maestro di Campo o da suo nominato. È compito del sovrintende consultare i registri in caso di dispute. Nel caso in cui una Contrada rimarrà sprovvista del proprio tesoro, dovrà essere ritenuta sopressa, a meno che con una speciale consulta dei signori Capitani delle altre Contrade, non si decida tramite votazione a maggioranza altra sorte. Se la maggioranza vince detta votazione, ogni Contrada della maggioranza dovrà, dunque, versare nelle casse della non sopressa una somma indicativa pari a diecimila euro.

CAPITOLO IV–SULLE PENE E SULLE DISPOSIZIONI REGOLAMENTARI-

Art24: Ogni qualvolta una Contrada contravvenga a uno dei precedenti articoli, dove non specificato, potrà essere punita, secondo la gravità, con un’ammonizione o censura, con una deplorazione o con la squalifica immediata da uno o più Palii.
Art25: A una Contrada con tre ammonizioni o censure, viene assegnata una deplorazione. Dopo tre deplorazioni, tale Contrada sarà squalificata per il primo Palio seguente la squalifica che sia ordinario, che sia straordinario.
Art26: Le deplorazioni e le ammonizioni o censure non possono essere assolutamente revocate pagando in denaro. Si considera scontata un’ammonizione dopo i due anni successivi a tale punizione, mentre si considera scontata una deplorazione dopo i quattro anni successivi a tale punizione.
Art27: Le squalifiche non possono in alcun modo essere revocate o abbonate.
Art28: Gli articoli del suddetto regolamento non possono essere modificati se non con una consulta straordinaria alla quale dovranno partecipare tutti i signori Capitani delle diciassette Contrade.
Art29: Con l’entrata in vigore di detto regolamento, tutte le Contrade, senza esclusione alcuna, devono attenersi alle regole degli articoli sopraccitati.
Art30: Gli articoli del suddetto regolamento entrano in vigore a dì 19 settembre 2007, non è pertanto possibile rifarsi a tali regole per cause, dispute e controversie avvenuti nei precedenti Palii.


Siena, 19 settembre 2007 Il Sovrintendente all’ordine pubblico

Il Maestro di Campo e sue nomine

I Signori Capitani di Contrada
Aquila Nicchio
Bruco Oca
Chiocciola Onda
Civetta Pantera
Drago Selva
Giraffa Tartuca
Istrice Torre
Leocorno Valdimontone
Lupa

venerdì 7 settembre 2007

Il Poker dell'Istrice


L'Istrice conquista il suo 4° Palio con il peggior cavallo del lotto, ma con una determinazione e una fortuna unica, i cavalli sono tutti considerati da Palio, l'unico un po' indietro è Elfo di Montalbo che tocca in sorte all'Istrice.
Si va' al Palio con le seguenti accoppiate:
Giraffa: Dè su Brento
Civetta: Scompiglio su Berio
Istrice: Trecciolino su Elfo di Montalbo
Oca: Sgaibarre su Choci
Nicchio: Lo Zedde su Dostoevskij
Torre: Tittia su Fedora Saura
Al Palio c'è subito una partenza fulminea dell'Istrice seguito da Civetta e Giraffa, rimangono attardate Oca e Torre che si ostacolano a vicenda, al primo San Martino conclude la corsa il Nicchio, e appena dopo anche la Torre, l'Istrice tiene la testa, al primo Casato finisce anche la Giraffa, l'Oca terza rinviene forte, ma l'Istrice è ormai imprendibile e porta il suo 4° successo in Camollia.

giovedì 6 settembre 2007

Riprendono le attività...

Scusate per le inattività recenti....da oggi in poi torneranno puntuali gli aggiornamenti
ecco la lista del numero di palii vinti per ciascuna Contrada:
Aquila : 2
Bruco: 4
Chiocciola: 1
Civetta: 2
Drago: 0
Giraffa: 3
Istrice: 2
Leocorno: 0
Lupa: 0
Nicchio: 2
Oca: 5
Onda: 1
Pantera: 1
Selva: 2
Tartuca: 1
Torre: 1
Valdimontone: 3

martedì 4 settembre 2007